lunedì 12 gennaio 2015

TERRORISTI VOGLIONO COLPIRE L'ITALIA-VOGLIONO SPARGERE TERRORE E FARCI CAMBIARE LE NOSTRE ABITUDINI E METTERE IN DISCUSSIONE I NOSTRI VALORI


Militanti dell'Isis
I TERRORISTI VOGLIONO COLPIRE L'ITALIA - IN REALTA' VOGLIONO SPARGERE TERRORE E FARCI CAMBIARE LE NOSTRE ABITUDINI E METTERE IN DISCUSSIONE I NOSTRI VALORI MA I NOSTRI VALORI SONO PIU' FORTI DELLA VIOLENZA

da RaiNews.it 12 gennaio 2015

Dopo l'attacco a Parigi, è allarme rosso terrorismo anche in Italia. Il pericolo di attacchi terroristici è concreto, si temono i cosiddetti "foreign fighter", guerriglieri di ritorno, fanatici partiti per la Siria, l'Iraq per poi tornare addestrati alla guerra. Non è un caso che l'ultimo video diffuso dai tagliagole dello Stato islamico metta nel mirino Roma, la città che accoglie il Pontefice.
Ma padre Lombardi, portavoce della Santa Sede, smentisce: "Contrariamente a quanto diffuso da alcuni organi di informazione, non è vero che la Santa Sede abbia ricevuto segnalazioni di rischi specifici da servizi di sicurezza di altri Paesi". "Si conservano - ha assicurato - i normali e opportuni contatti fra servizi di sicurezza, che facendo riferimento alla situazione attuale invitano ad attenzione e ragionevole prudenza, ma non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio". 
"In questi giorni il questore ha rivisto e potenziato tutte le misure di sicurezza che comunque avevamo già aumentato nella città", ha detto il capo della Digos di Roma, Diego Parente, parlando della minaccia terroristica dopo gli attentati di Parigi. "Abbiamo preso in considerazione - ha spiegato il capo della Digos di Roma - tutti gli obiettivi sensibili, e Roma ne è piena, senza privilegiarne uno a discapito di altri, ma li consideriamo tutti globalmente". 
"Non c'è traccia di un allarme specifico contro il Vaticano ma resta comunque un'allerta massima", ha affermato Parente, parlando delle notizie su un possibile attacco nei confronti del Vaticano da parte dei fondamentalisti islamici così come riportato da alcuni siti Internet stranieri. "Il servizio in Vaticano - ha spiegato il responsabile della Digos romana - era già cospicuo e sostanzioso ed è stato rivisto come tutto il sistema di sicurezza della città".

Rafforzati a Roma i dispositivi di sicurezza al Ghetto e alla scuola ebraica. "I servizi sono stati rimodulati e potenziati davanti a tutti gli obiettivi sensibili", ha concluso Parente. Tra gli obiettivi sensibili anche le ambasciate, monumenti, luoghi culto e redazioni di giornali e tv.

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