martedì 4 maggio 2010

Appello per la parità giuridica delle scuole non statali

Vorrei invitarti a rispondere positivamente a questo appello. La Tua adesione a questa battaglia potrà dare maggiore incisività a quanti come me impegnati in prima persona in politica si batteranno per raggiungere l’obiettivo di dare alle scuole non statali oltre alla parità giuridica raggiunta, riconoscendo di fatto che esse svolgono un servizio pubblico, anche una parità economica. Ti’invito a leggere il volantino di seguito allegato ed a dare la Tua adesione a questa proposta scrivendo all’indirizzo e-mail appelloliberta@yahoo.it scrivendo come oggetto della e-mail “Risposta appello educazione come da invito di Mirco Carloni, Consigliere Regionale delle Marche” e scrivendo nella e-mail stessa la tua condivisione in merito all’allegato, firmandoti con Nome, Cognome, Città di residenza.

Appello delle famiglie ai Parlamentari della Circoscrizione Marche e ai Consiglieri Regionali delle Marche

SCUOLA: GARANTITE ALLE FAMIGLIE LALIBERTA` DI SCELTA“L’EDUCAZIONE È IL COMPLESSO DEGLI ATTI MEDIANTE I QUALI I GENITORI RENDONO RAGIONE AL FIGLIO DELLA PROMESSA CHE ESSI GLI HANNO FATTO METTENDOLO AL MONDO” (G. Angelini “Ilfiglio: una benedizione, un compito”)
Al centro dell’azione politica vogliamo porre la famiglia riconosciuta come società naturale.È dovere e diritto inalienabile delle famiglie educare i propri figli secondo i principi che ritengono più adeguati. Fondamentale componente di tale compito è la scelta da parte dei genitori della scuola ritenuta meglio rispondente alle loro esigenze, valori e aspettative. Con la Legge 10 Marzo 2000, n. 62 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione” si è definito il sistema nazionale di istruzione come costituito dalle scuole statali,paritarie e degli Enti locali e si è riconosciuto che le scuole non statali sono parte essenziale del sistema nazionale di Istruzione integrato, in quanto svolgono un servizio pubblico.È stata così affermata la parità giuridica. Ma di tale parità i cittadini non possono ancora beneficiare liberamente. Nessuno strumento economico infatti è stato predisposto a favore delle famiglie per poter esercitare il diritto di scelta senza esserne penalizzate in caso di opzione per le scuole paritarie. Ciò pone unagrave discriminazione non solo nei confronti dei meno abbienti, spesso impossibilitati ad esercitare la scelta, ma anche di chiunque altro che, optando per la scuola paritaria, deve sopportare un grave peso finanziario. E’ necessario quindi che, a dieci anni dall’approvazione della L.62/2000, si stabiliscano definitivamente le condizioni per cui i genitori possano scegliere liberamente ed a pari condizioni economiche, fra tutte le scuole - statali e paritarie - del sistema nazionale di istruzione.Riteniamo inoltre che solo un’effettiva libertà di scelta sia in grado di permettere quel rinnovamento del sistema Istruzione, desiderato da molti e vitale per la società civile in questo momento storico,contrassegnato da una profonda emergenza educativa.Chiediamo che:- lo Stato e le Regioni, secondo le rispettive competenze, intervengano immediatamente a favore dellefamiglie che scelgono la scuola paritaria mediante soluzioni opportune ed eventualmente diversificate: dal buono scuola/dote/quota pro capite fino alle varie forme di defiscalizzazione e alla combinazione di tali strumenti;-venga risolta l’incertezza relativa all’entità delle risorse destinate al sistema paritario ed allaripartizione di competenze fra Stato e Regioni attraverso interventi urgenti, significativi ed equilibrati;-venga riconosciuto alle scuole paritarie un regime fiscale agevolato, in ragione del servizio pubblico svolto.

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